sabato 19 settembre 2009

Si, è vero. Facevo la radio......


Facevo la radio... così si diceva tanti anni fa. Nel 1975 o giù di li. E io nel 1975 facevo la radio. Dal blog di un amico che si occupa delle radio private alessandrine, prendo in prestito un mio intervento di parecchio tempo fa.
il blog si trova qui
http://radioalessandria.blogspot.com

ecco qui di seguito quel mio scritto....

Avevo 18/19 anni e sono stato un anno, il primo della radio, sempre in prima linea. Sin dalle prime riunioni, proprio nella sede del circolo Entrata Libera, dove vennero reclutate le menti migliori.
In quel periodo Entrata Libera presentava un ciclo sul film tedesco, e un sabato pomeriggio dopo la proiezione de "Il diabolico Dottor Mabuse" ci fermammo a sentire queste nuove teorie sulle radio. Io ero con il "Cinese", considerato un esperto di musica di primo grado. Decidemmo quindi tre programmi da far partire con le prime trasmissioni: PUNTO ZERO con il Cinese, PUNTO JAZZ al sabato con me e il Cinese, e IL GIRO tre volte la settimana alle 5 del pomeriggio. Ricordo che ci portavamo i dischi da casa, che le prime volte l'emozione era talmente forte che dopo l'ora di trasmissione avevo il pacco di LP tutti fuori dalla propria busta e copertina. Per un appassionato era il massimo della degenerazione. La radio aveva una sigla di apertura e di chiusura delle trasmissioni: STEPPIN'OUT di John Mayall Bluesbreakers. Ricordo che Sergio Notti usciva con la macchina e la radio per verificare la potenza del segnale. una volta chiamò incredulo: si sentiva a LU Monferrato! E la sera che arrivò Zero [Renato...] in via Bissati, capii che potevamo scrivere un pezzettino di storia anche noi... Di fronte a quel personaggio vestito di giallo lamè c'era la convinzione che eravamo a una svolta. A me interessava la musica, trasmettere cose impensabili, dal folk inglese ai cantautori italiani, dal rock tedesco al rock jazz. La gente ti stava cercando con la manopola della radio, ti sentiva, ti telefonava... Uno sballo. C'era anche un legame forte tra le persone del primo nucleo. Parecchie coppie formate, altre che si sarebbero formate di li a poco, serate passate a sparar cazzate e a sperare nel giorno seguente di aggiungere un km al proprio segnale. Il primo capodanno in radio fu semplice ma estremamente importante. Di li a poco la radio si sarebbe trasferita all'ottavo piano. La nostra fama aumentava. Ricordo i primi sudati comunicati commerciali, con MassimoCarlo Borgognone che aveva una voce impostata da speaker, leggere un spot di Sessarego. Di li a poco avrebbe conosciuto una ascoltatrice, Rita, per poi diventarne il marito. Rita è mia cugina, e l'avevo portata con me perchè affascinata come tante altre donzelle dal mito del dj. Scusa se mi sono dilungato, perso.... è un periodo talmente bello e pieno di esperienze che quando ci penso non posso fare a meno di perdermi..

2 commenti:

  1. semplicemente emozionante...e suggestivo.Potrei anche sbagliare, ma leggendo quelle parole, quei fatti e quelle sensazioni, mi sono sentito dentro quello che il prog. mi dava: un'ondainesorabile,vibrante e struggente...
    Silver ciciu

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  2. Ciao, Bob, e grazie per la citazione del mio sito. Quando vuoi, scrivimi, la porta è sempre aperta. Radio Alessandria for ever !
    Beppe Scavia

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