mercoledì 21 ottobre 2009

GIORNI DI SILENZIO

Ok.... sto arrivando di cottura....

Dall'inizio del mese di ottobre abbiamo avuto una decina di eventi sismici con magnitudo dal 2 al 3,5. Non consideriamo le altre scosse, per esempio le trenta del giorno 7 ottobre dalla mezzanotte alle sette, di grado inferiore, buone, si dice, solo per le statistiche.

Non sono nervoso, sono terrorizzato. Perché dovrei far finta di nulla, fare il coraggioso? Il coraggio può salvare, ma non credo sia questo il caso.
In questa nazione dove tutti diventano allenatori di calcio, capo del governo, capo dell'opposizione, Briatore o Montezemolo a seconda delle necessità o delle presunte virtù, adesso sono circondato da sismologi, saggi, geofisici, geologi, sciamani, portatori sani di sfiga, esperti in si stava meglio quando si stava peggio.

Ma io non sono nervoso, sono terrorizzato. E leggo. E più leggo più sono terrorizzato.

Perché leggere di terremoti, di sistemi di previsione, di radon, di magnitudo etc... etc... è come leggere il foglietto che sta nella confezione delle medicine. Dopo due righe alla voce "Controindicazioni" o smetti di prenderle o hai tutti i sintomi delle succitate.
Così dovevano sentirsi quelli d'Abruzzo, così cominciamo a sentirci noi dopo otto giorni.
E tutti parlano dell'Abruzzo, perché le analogie, dati alla mano, ci sono.
Ma io non sono un geologo, né un geofisico, né un sismologo, né uno sciamano, né un saggio.
Sono solo uno terrorizzato. Sono uno che la notte tiene gli occhi chiusi per far finta di dormire, le orecchie aperte ai rumori e ai cani, la borsa vicino al letto, ormai un letto improvvisato, con le piccole cose che mi devo sempre tenere a portata di mano.
E penso solo al rumore, quel rumore. Che mi fa scattare imprecando a bassa voce, che mi porta vicino ai miei ragazzi, per calmarli, rincuorarli, guidarli se necessario, parlando come se niente stesse succedendo.
Poi dopo quei secondi, quei minuti, ci si accascia.
Prendo fiato, cerco di regolarizzare il mio battito e la mia pressione ballerina.
Perché sono ancora una volta terrorizzato.
E non posso far a meno di pensare alla tavola rotonda.
Non quella di Re Artù, dai....
Quella con i sismologi, i saggi, i geofisici, i geologi, gli sciamani, i portatori sani di sfiga, gli esperti in si stava meglio quando si stava peggio. E spero di esserci, con tutti. Con tutti noi e voi.

(nota del bloggatore : ecco perchè in questo periordo non scrivo quasi niente, o meglio scrivo solo di catastrofi....)