mercoledì 9 settembre 2009

10 DOMANDE A DANILO ARONA

A metà della mia opera di "disturbatore di scrittori" mi inginocchio di fronte a Lui, la mia guida, e porgo le tavole con le solite dieci domande, che in quanto poste a Lui, non sono le solite dieci.....


1 - Come hai conosciuto Melissa? (questa domanda la devo fare sempre...)

Come scrissi in Cronache di Bassavilla, la conobbi tramite il sito http://melissa1999/. Lì si descriveva soprattutto la sua tragica fine e la sua tripla visibilità paranormale che fece sì che altre persone la vedessero nel momento preciso della morte. La storia era affascinante e, citando sempre la fonte, me ne impossessai. Questa è la genesi di tutta la faccenda.

2 - Se Melissa bussasse alla tua porta?

Che meraviglia... Sono certo che faremmo faville in quel senso. E' una delle più gnocche del gotico contemporaneo.

3 - Presumo che nessuno degli autori avesse letto il risultato finale fino alla pubblicazione. La prima sensazione dopo la prima lettura?

Essendo io il curatore dell'ignobile complotto, mi limito a riportare l'entusiasmo di Alan D, Altieri che ha definito il lavoro “unico al mondo”... Alan è un fan, va da sé.

4 - Chi è il colpevole di tutto questo?

Troppo facile che dica “io”. Anche sin troppo ovvio che ripeta la faccenda che il primo, inconsapevole input è venuto da Giuliano Fiocco. Oggi rispondo così: i colpevoli siamo tutti noi che abbiamo partecipato al progetto. Persino Luigi Bernardi che ha scritto una prefazione che in realtà, dal mio punto di vista, è un racconto – bellissimo - al pari degli altri.

5 - L'appartenenza a questo gruppo é stata o é importante per te?

Sono il direttore artistico del gruppo. I gruppi, in letteratura come nella musica, sono fondamentali per sopravvivere. Per combattere la solitudine. Per coltivare dentro sé stessi la speranza che c'è qualcuno su cui contare se domani girasse la ruota... Io, dentro la “Melissa Gang”, ho soltanto amici. Se questo non è importante...

6 - La lettura dei racconti conferma l'unicità del progetto: i racconti sembrano temi scritti nella stessa aula da studenti della stessa classe. eppure sono così diversi nello stile, nelle ambientazioni. Come è stato possibile?

Guarda... A nessuno ho dato particolari indicazioni. Tutti avevano letto le mie Cronache di Bassavilla. Qualcuno anche Melissa Parker e l'incendio perfetto che ne è uno spin-off . A tutti ho dato la massima libertà, partendo dai presupposti base che sono quelli mutuati dal sito originale. Bionda, jeans, giubbetto rosso, travolta da un'auto la mattina del 29 dicembre '99 sulla Bologna-Padova, sconosciuta e nome in gergo “Melissa”... E poi: natura prismatica e cangiante, presente in ogni epoca sin dalla notte dei tempi... Fantasma, vendetta, terrore e la strada come primo contenitore dei plot. L'inventiva e la bravura personale di ognuno hanno compiuto il miracolo. Soprattutto quello di partorire non un'antologia, ma una sorta di romanzo a tappe temporali.

7 - Come possono coesistere autori indubbiamente molto conosciuti e sconosciuti o quasi nella stessa antologia senza creare scompensi?

Scompensi di natura cardiaca dopo avere letto La settima notte? Ma no, scherzi a parte... Il problema non esiste. Anche in America, in certe antologie, leggi il nome di un esordiente accanto a quello di King.

8 - Progetti a venire?

Danilo Arona sente il cervello stanco. E per un po' si dedica solo ai lavori su commissione... che sono un casino, numericamente parlando. Stay tuned!

9 - Vedi un futuro per Melissa e Bad Prisma?

Melissa, di cognome Bad Prisma, ha un suo futuro già scritto. Compare, per forza, in Ritorno a Bassavilla in uscita tra pochi giorni per le Edizioni XII. Ritornerà il prossimo anno in Bad Visions. Versione inedita e molto inquietante, quella della Blue Siren... Cos'è? Eh....

10 - Fatti una domanda e datti una risposta, che dieci è un bel numero e io ho già fatto il titolo...
Danilo, se potessi tornare indietro nel tempo (un bel salto quantico in stile L'estate di Montebuio), rifaresti in letteratura tutte le cose che hai fatto per arrivare al punto in cui ti trovi oggi?


Risposta: assolutamente no. Non c'è proporzione tra il sangue versato sulla tastiera e i risultati ottenuti. Non sono pentito, perché non mi pento mai di nulla. Ma tra le gambe mi vedo i coglioni a forma di (Bad) Prisma... Stai allegro, Bob. E chi lo sa che non sia arrivo un Bad Prisma 2 – Revenge... Lo curi tu, però...

( nota del bloggatore, che sarei io, Bob : grazie per l'investitura... o l'investimento!)



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