giovedì 10 settembre 2009

Bar PROG


Ho immaginato un Bar Prog, il bar dove i musicisti, gli appassionati di questa "filosofia" si incontrano. Non si scontrano, si incontrano.... Parlano, divagano, raccontano di testi e di musiche, di ascolti fatti e ascolti mancati, di tecnica e piacer di musica.
Io sono il barista, nel mio passato c'è anche questo lavoro, servo caffè e crodini, cappuccini e amari....
L'altro giorno è passato Fausto Branchini, già Biglietto Per L'Inferno, e su un pezzetto di carta gli ho scritto 13 domande. Mi porterà una risposta ogni tanto, quando viene al Bar Prog.
Questa è la prima che mi appoggia sul bancone....

Prima domanda:

"Scusa Fausto,ma dove sei sei stato in tutti questi anni?"

Molto semplice....a non ascoltare musica per non soffrire...Ad un certo punto il mondo ha voltato le spalle ai musicisti e ai poeti, facendoci chiaramente capire di sgomberare il campo....Quelli che hanno resistito si sono dovuti mettere al servizio del business e quindi anche di Sanremo.....Allora non ci poteva essere il Bar Prog, perchè quello che suonavamo era semplicemente etichettato come un qualcosa di diverso,magari pescato da gruppi stranieri.Il termine prog è stato coniato successivamente e comunque con diverse contraddizioni che sono tuttora in essere e oggetto di parecchie discussioni e/o diatribe.Io vorrei semplicemente spiegare cosa è stato poi chiamato prog.....Negli anni settanta creavamo i brani non seguendo i soliti schemi e quindi c'era la caratteristica di un tempo tagliato,cambiato all'improvviso,corroborato dall'inserimento di musica sperimentale o classica,guidata da un basso spesso galoppante ed insolito a volte autista e a volte motore del gruppo ,con i suoni del mini moog che è stato il sintetizzatore principe in quegli anni;a tutto ciò associavi un testo che ti sgorgava dall'anima e dall'amicizia che ti legava in genere agli altri esseri umani ed il gioco era fatto!Il risultato è stato battezzato prog,ma in sintesi era l'essenza o il coagulo della poesia associata al mix della musica,del tempo e alla ricerca dei suoni,sempre direttamente in sintonia con le percezioni dell'anima.Si,perchè allora l'anima era un luogo comune......Sono passato al Bar Prog per bere un caffè doppio come ai vecchi tempi....mi terrà così sveglio per le nuove composizioni....chissà se nel terzo millennio si potrà riparlare di prog?Io mi sono rimesso in pista per il rinnovo,naturalmente prog.....e spero di bere damigiane di caffè!

2 commenti:

  1. bei tempi e un grande artista.

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  2. MOVIMENTIPROG.NET ha pubblicato una confidenziale intervista a Gianchi Stinga, mitico batterista e co-fondatore del BALLETTO DI BRONZO...leggetela !

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